Il Cerchio

L'aprire e chiudere un Cerchio durante il nostro lavoro ha scopo protettivo ma è anche inteso come introspezione personale e piena concentrazione con noi stessi. Il Cerchio, in quella particolare situazione, è il nostro Tempio interno visualizzato e materializzato per approntare l'opera e renderla efficace sia verso noi stessi che contro eventuali forme negative.

Così come in Natura tutto segue tre fasi ben distinte, Apertura, Opera e Chiusura, anche nel Cerchio queste tre fasi verranno rispettate, tralasciando i metodi operativi all'interno del Cerchio che restano demandati alle proprie personali emozioni e sensazioni, l'apertura e la chiusura richiedono invece qualche breve spiegazione.

Si può aprire un cerchio sia in astrale servendosi della visualizzazione, sia materialmente con l'ausilio di elementi a noi vicini e vicini alle aspettative della nostra operazione, il Cerchio viene solitamente aperto in senso orario o seguendo gli andamenti (per gli esperti di Magia Cerimoniale) dei Pianeti o degli Spiriti ai quali lo stesso è dedicato.

In una normale situazione di meditazione o lavoro magico, il Cerchio può essere aperto e formato con sale o cristalli dopo che questi verranno lavati con acqua, purificati e dedicati alla Dea o al Dio. Anche se nella prassi normale il Cerchio consiste in un solo circolo, la Tradizione suggerisce di tracciare tre circoli a distanza di 30 centimetri l'uno dall'altro, partendo dall'esterno e finendo all'interno; entrati nel Cerchio inviteremo le nostre aspirazioni, che sono poi le forme attribuite alla Dea o al Dio, formuleremo le nostre invocazioni e le intenzioni attive per la protezione, quindi compiremo il lavoro prefissato per poi, dopo aver ringraziato e congedato le forme protettive, chiudere il cerchio nel senso inverso con quale lo abbiamo tracciato. E' possibile effettuare questa operazione anche tramite l'ausilio di cinque candele bianche, quattro per i punti cardinali ed una quinta che servirà per accendere le altre; questo metodo è una via di mezzo tra la visualizzazione e la costruzione materiale del Cerchio e serve a dare riferimenti alla visualizzazione stessa.

Un Cerchio costruito in Astrale dovrà essere sentito come proprio e dare la certezza che esso occupi interamente lo spazio visualizzato sia sopra la nostra testa che sotto i nostri piedi, un metodo di visualizzazione è quello usato con i Pentagrammi al posto del Cerchio, detto anche Apertura dei Quartieri. Tracciando in Astrale il Pentagramma cercheremo di trarre la maggiore potenza dal punto più in alto della figura, si inizia avendo cura di essere rivolti verso oriente, dopo la concentrazione e la meditazione necessaria si traccia nell'aria il Pentagramma usando il dito indice della mano destra.

Durante questa operazione visualizzeremo un flusso di poteri visibile come una luce bianca, è anche possibile usare parole durante il tracciato tipo "Io apro ad Oriente" ecc., l'importante è dare alle frasi un senso di potenza, di convinzione e di comando.

I Quartieri debbono essere aperti uno ad uno, aperto quindi l'Oriente ci muoveremo in direzione dei restanti tre punti eseguendo le medesime operazioni, all'apertura dei quattro Quartieri potremo operare al loro interno, avendo cura alla fine di chiuderli rivolgendoci a turno verso di essi in senso antiorario o, comunque, contrario a quello di apertura e chiudendoli sempre per mezzo della visualizzazione, avendo la sensazione che la luce bianca e vivida dei quattro punti si affievolisca pian piano.