Metodi e solventi d'estrazione
Il solvente più economico e naturale per estrarre le sostanze medicamentose dalle piante è l'acqua: più è calda, maggiore sarà la sua capacità estrattiva.
È risaputo che ponendo delle piante in acqua fredda si possono estrarre poche di tali sostanze; ponendole invece in acqua calda, in breve tempo il liquido assumerà un bel colore e un odore intenso, segno dell'avvenuta estrazione.
Ci sono altri solventi utilizzati per questa pratica. Alcuni sono: l'alcool, il vino, l'aceto, l'olio, il glicole, l'etere, ecc... .
Infuso a caldo ( tisana )
L'estrazione in acqua calda delle sostanze medicinali di una pianta si compone mettendo la pianta in un contenitore adatto e versandovi poi sopra l'acqua scaldata quasi fino all'ebollizione.
Si pone sopra il coperchio, si lascia in infusione un paio di minuti, poi si colgono col colino le erbe, strizzandole.
La quantità di erbe necessarie è di uno o due cucchiaini da té per ogni tazza; bisogna bere la tisana senza zucchero, al massimo con un po' di miele.
Non serve che diventino cariche e molto colorate: ciò che conta non è la quantità ma la qualità finale del preparato. Per questo motivo vanno rispettate tutte le regole, a partire dall'individuazione delle erbe da raccogliere.
Alla fine risulterà migliore un infuso chiaro e leggero fatto nel modo giusto, piuttosto che un estratto scuro e concentrato fatto senza troppi riguardi.
Il liquido rimasto appeso sotto il coperchio va recuperato facendolo cadere nuovamente nell'infuso: questa parte è la più eterea e ricca di energia non materiale.
Gli infusi sono dei brodi vegetali, ottima dimora per batteri e altri microrganismi nocivi alla salute: per questo è bene preparare le tisane ogni qualvolta servano, o al massimo entro le 24 ore precedenti all'assunzione, tenendole in frigo.
Le tisane calde vanno gustate sorseggiando lentamente per trarne anche un beneficio non solamente fisico.
Una tazza corrisponde circa a un quarto di litro; la quantità giornaliera varia in genere da una a tre di queste tazze. Se ne può bere anche oltre un litro al giorno, previ consulto e prescrizione del medico curante.
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